Solo coloro che hanno completato nei tempi prestabiliti il duro percorso del triathlon estremo The Stone hanno potuto godere dell’onore di ricevere, domenica a Pontedilegno, l’iconica pietra simbolo del raggiungimento dell’impresa.

Perché l’evento organizzato da TriO Events in partnership con Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Pontedilegno e di Sulzano è davvero un’impresa. Il primo StoneMan a tagliare il traguardo, con un tempo di 12h24’50” è stato il bresciano Marco Corti (Zerotrenta Triathlon); tra le donne invece la tedesca Tanja Spielberger (Dtu Triathlon), in 14h56’02”.

Dei 150 atleti al via (provenienti da quattordici Paesi), 92 hanno completato il percorso, composto da 3,8 km di nuoto nel lago d’Iseo, 175 km in bici lungo la Vallecamonica e 36 km di corsa sui sentieri dell’Alta Valle, per un totale di oltre 6mila metri di dislivello, fino al traguardo del Passo Paradiso.

Per cinquanta triatleti la sfida è terminata, invece, al Tonale, grazie ad Approach to Stone, un programma di avvicinamento alla full distance, che li ha impegnati su un percorso ridotto comprendente 2,2 km di nuoto, 138 km di bici e 27 km di corsa.

Tra i 31 finisher, i più veloci sono stati il sondriese Matteo Balbini (Swatt Tri Club, 9h05’09”) e la spagnola Mireia Quirós Medina (11h43’31”). Per tutti loro la pietra grezza, come monito a partecipare alla prossima edizione e incidere il proprio nome nella storia dell’evento.

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