I trasporti eccezionali stanno rovinando la rete dell’acquedotto, ed il Comune decide di vietarne il passaggio.
Il guanto di sfida, lanciato alla Provincia, arriva da Piancogno dove, da un anno a questa parte le frazioni di Cogno e Piamborno sono alle prese, due volte a settimana, con il passaggio notturno di mezzi pesanti che trasportano fino a 200 tonnellate.
La strada comunale, però, non è adatta a questi mezzi, ed i danni si stanno facendo sentire sui tubi dell’acquedotto. Francesco Sangalli, sindaco del paese, al Giornale di Brescia, ha spiegato che negli ultimi sei mesi il Comune ha dovuto far fronte ad una serie di spese per sistemare i danni causati dal passaggio dei carichi eccezionali: a Cogno 50mila euro per 180 metri di tubazione, a Piamborno 10mila euro per due interventi, a cui si aggiunge una nuova perdita in via Vittorio Veneto.
I mezzi sono costretti a passare in paese dopo che la Provincia, a seguito del crollo del Ponte Morandi a Genova, ha fatto una mappatura dei propri cavalcavia, vietando il transito dei carichi eccezionali sul ponte della superstrada a Cividate ed a Piamborno. Di conseguenza, i camion devono passare per Piancogno ed Angone per arrivare ad imboccare la superstrada a Boario.
A marzo Elio Tomasi, ex sindaco del paese, aveva già fatto presente la situazione al Broletto con una lettera. Ad inizio mese c’è stato un incontro con Samuele Alghisi, presidente della Provincia, che ha proposto un contributo per l’asfaltatura dei tratti riparati, ma per Sangalli non è sufficiente. Da qui, il provvedimento con cui il Comune esprime “parere negativo” al passaggio dei trasporti eccezionali sulle proprie strade.
[Foto da Giornale di Brescia]