Franco Passerella venne barbaramente ucciso il 25 giugno 1944 in località Carolècc di Pisogne. Nell’80esimo anniversario della morte del giovane cattolico veneziano, che a soli 18 anni decise di unirsi ai partigiani, domenica 30 giugno è in programma una giornata dedicata al ricordo, proprio nel luogo in cui venne assassinato.

Dopo una breve passeggiata verso la località montana si raggiungerà la croce posta in ricordo del giovane nato a Venezia il 25 ottobre 1925. Si trasferì con la famiglia a Brescia e frequentò l’ambiente della Casa della Pace: al giovane Brescia ha anche intitolato una via. Il padre, Ottorino Passarella, è stato un componente del Cln bresciano in rappresentanza del Partito d’Azione.

Domenica interverranno con delle riflessioni monsignor Domenico Sigalini, bresciano e già vescovo di Palestrina, Anna Maria Catano, nipote di Franco, e il professor Davide Zammattio, del collegio tarsiciano di Venezia.

Catano, giornalista e scrittrice, è l’autrice del libro “Il partigiano tradito”, la cui prefazione è a cura del bresciano mons. Sigalini, di origine bresciana, che mette in evidenza “la bellezza della vita da cristiano di Franco e la profonda fede che ha vissuto e lo ha motivato”. L’introduzione è a cura di Mimmo Franzinelli.

Il programma dell’evento di domenica prevede il ritrovo alle 14 ritrovo a Gratacasolo di Pisogne in zona centrale vecchia, con possibilità di parcheggio; alle 14:30 partenza a piedi seguendo il sentiero Cai 203 segnalato in bianco e rosso, e, dopo 15 minuti, seguendo il nuovo sentiero Franco Passarella (sentiero Cai 203 B) fino a località Carolècc. Il rientro avverrà sullo stesso itinerario.

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