Sulle note dell’Inno di Mameli eseguito dalla Banda Civica, ieri a Breno è stato ufficialmente inaugurato il nuovo mezzo a disposizione dei Pompier de Brè. Il mezzo, un’autobotte pompa serbatoio, è davvero all’avanguardia: capacità di 2.200 litri di acqua, oltre 150 di schiuma, tre telecamere, sistema anti-ribaltamento e cambio automatico.

Da oggi è a disposizione dell’associazione che da sempre si adopera per la sicurezza in tutta la Valle. E proprio tutto il territorio ha voluto contribuire al suo acquisto: costato 210mila euro, i contributi sono giunti dalla Comunità Montana (che ne ha versati la metà), dalla Regione (con 40mila euro), dal Rotary Club (con 30mila euro), dal Comune di Breno (con 11mila euro) ed il resto da varie associazioni ed imprenditori camuni.

Un mezzo che, insomma, appartiene a tutta la comunità, e che per essere inaugurato necessitava di una vera e propria cerimonia, come quella andata in scena ieri mattina davanti alla Caserma dei Vigili del Fuoco di Breno, alla presenza oltre che delle autorità locali, anche di Eugenio Spina, questore di Brescia, dell’onorevole Simona Bordonali; di Diego Invernici, consigliere regionale; di Daniele Forloni, past president del Rotary e di Luigi Giudice, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, che ha consegnato le targhe del camion a Massimiliano Ducoli, capo distaccamento di Breno.

Sempre Ducoli ha voluto sottolineare l’importanza di un mezzo come questo per la tutela del territorio di competenza dei Pompier de Brè, ma ha anche voluto dedicare la nuova autobotte a due persone legate ai vigili del fuoco brenesi che non ci sono più: sulla portiera anteriore sinistra c’è infatti il nome di Sandro Farisoglio, ex sindaco di Breno e della Comunità Montana che faceva parte dei Pompier de Brè come autista (e che si adoperò per la realizzazione della nuova caserma), mentre sul lato destro quello di Giacomo Botticchio, storico capo distaccamento.

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