Il lavoro, l’impegno e l’importanza delle bande e fanfare musicali è stato finalmente riconosciuto, almeno in Lombardia: il Consiglio Regionale, seguendo l’ok della Commissione Cultura, ha approvato il progetto di legge 48 presentato dal leghista bresciano Floriano Massardi per la “tutela, valorizzazione, promozione e sostegno alle bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk della Lombardia”, che è dunque diventato legge.
In questo modo il Pirellone intende riconoscere il valore di queste formazioni, in cui militano musicisti professionisti o semplici amatori, impegnati non solo nel suonare nelle occasioni offerte dalle proprie comunità di riferimento, ma anche a fare formazione tra le generazioni più giovani, con appositi corsi di musica e di avvicinamento agli strumenti.
Proprio per salvaguardare e aiutare le bande e fanfare musicali nel loro lavoro, la Regione stanzierà per i prossimi tre anni 800mila euro per le loro attività ordinarie (vale a dire l’affitto dei locali in cui provare, le spese per le trasferte e quelle per le divise e attrezzature varie); previsto inoltre un censimento delle bande lombarde, la creazione di una piattaforma digitale di conservazione delle registrazioni e delle trascrizioni delle composizioni musicali tradizionali e l’istituzione della “Settimana regionale della musica lombarda e dei lombardi”, che si terrà nella seconda metà di giugno, in concomitanza con la Festa della Musica.
Una buona notizia per le circa 1.500 formazioni musicali presenti in Lombardia, di cui 600 sono bande. Nel Bresciano si contano poco meno di 140 bande musicali sul territorio, una ventina delle quali presenti in Vallecamonica (nella foto quella di Sonico) e raggruppate dall’Unione Bande Musicali camuna, istituita 17 anni fa: circa 700 gli strumentisti che ne fanno parte, tra cui numerosi giovani, pronti a portare avanti una tradizione che ora è anche sostenuta dalla Regione.