Il lavoro del Soccorso Alpino, che sia d’inverno sulle piste da sci o d’estate sui sentieri montani, diventa indispensabile per garantire la sicurezza a chi vuole vivere la montagna ed, a volte, si trova in situazioni di pericolo o ha bisogno di aiuto.
L’apprezzamento per gli uomini e le donne al lavoro è costante, e nei mesi scorsi è arrivato anche da Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, che a Roma ha incontrato in occasione dei 65 anni dalla costituzione del Soccorso Alpino.
Ma a ringraziare i volontari sono anche le persone comuni come una dottoressa, medico anestetista rianimatore, che nelle settimane scorse ha aiutato il Soccorso Alpino durante un intervento in Alta Vallecamonica. La donna era sugli sci quando ha notato l’incidente e si è fermata a dare una mano, osservando da vicino il lavoro dei soccorritori. Ha quindi deciso di scrivere una lettera di ringraziamento, resa nota dal Soccorso Alpino:
“Faccio il rianimatore da più di vent’anni”, scrive la dottoressa, “e ho visto e vissuto tutto ciò che un medico in prima linea può vedere e voi siete davvero ammirabili, perché non solo siete stati gentili con me e con [la persona soccorsa], ma non avrei potuto avere ‘infermieri’ migliori”.
Il Soccorso Alpino ha deciso di rendere pubblica la lettera per ringraziare pubblicamente tutti coloro che, con grandi sforzi e sacrifici, partecipano ad esercitazioni e corsi di formazione teorica e pratica per garantire la sicurezza di tutti.