(Foto da www.soccorsoalpinotrentino.it)

Il bollettino valanghe dell’Arpa per la giornata di lunedì (così come per i giorni scorsi) dava un rischio arancione-3 ovvero marcato. Nonostante ciò la mattinata di sole ha attirato al Tonale, nella zona del Cantiere a poca distanza dal rifugio Capanna Presena, diversi scialpinisti.
Tre di loro, tutti di nazionalità tedesca, alle 11:00 sono stati travolti da una valanga e uno ha perso la vita.

La slavina di notevoli dimensioni, come si vede dalle immagini diffuse dal Cnsas Trentino, sul posto per le operazioni di soccorso e bonifica, si è staccata dal fronte nevoso a circa 3000 metri di quota in Val Presena, in territorio di Vermiglio: due uomini di 36 e di 51 anni sono sopravvissuti, seppur feriti, mentre un terzo sciatore di 49 anni, di cui ancora non sono state rese note le generalità, è stato trovato ormai senza vita sotto alla pesante neve bagnata.

L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato intorno alle 11 da parte di un quarto compagno, unico illeso del gruppo. La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto immediatamente l’intervento di due elicotteri.

L’unità cinofila presente su un primo velivolo ha subito iniziato le ricerche dello scialpinista ancora sepolto, mentre altri tecnici hanno subito estratto i due scialpinisti feriti: uno è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento, l’altro al Santa Maria del Carmine di Rovereto.

A coadiuvare l’intervento, trasportati in quota grazie al supporto di un terzo elicottero da lavoro, i soccorritori delle Stazioni di Vermiglio, Pejo, Val di Sole, Alta Val di Non, Campiglio, Rabbi e Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, con le unità cinofile.

Lo scialpinista disperso è stato estratto dalla neve in arresto cardiaco, e le operazioni di rianimazione si sono rivelate vane. Ricevuto il nulla osta delle autorità per la rimozione della salma, trasferita a Vermiglio, il personale di soccorso e due unità cinofile sono rimaste sul posto per proseguire nella bonifica dell’area.

Soltanto ieri, sempre in Trentino, ma sul versante di San Vito di Cadore, due scialpinisti hanno perso la vita dopo essere rimasti sepolti per ore sotto metri di neve.

Lunedì pomeriggio un altro allarme valanga è stato lanciato dalla baita Cima Bianca a Colere, nei pressi della pista Corna Gemelle. Il distacco è avvenuto nella zona delle piste e si è preferito effettuare un controllo anche se nessuno era stato visto in quella zona. Allertati i vigili del fuoco, da Bergamo e da Brescia,il Soccorso alpino e i carabinieri. Il 118 ha sorvolato la zona con due elicotteri per vedere dall’alto l’entità del distacco e se ci fosse qualche segno umano nella zona.

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