La Valle Adamè potrebbe diventare il nuovo lago Bianco. Dopo la mobilitazione a tutela del laghetto al Passo del Gavia, a rischio deturpazione per via di alcuni interventi che sono stati bloccati, ora gli ambientalisti hanno concentrato la propria attenzione sulla vicenda della centralina idroelettrica realizzata qualche anno fa in Valle Adamè, appunto, a servizio dell’omonima Baita.

Gli ambientalisti (in primis il gruppo Amici della natura di Saviore) ne hanno criticato le dimensioni, a loro dire maggiori rispetto ai bisogno del rifugio, ma anche il fatto che la derivazione d’acqua ad ogni piena estiva del Poja subisce ingenti danni, con conseguenti spese per la sistemazione.

Tre mesi fa era stata scritta una lettera, inviata a enti ed istituzioni da parte della Conferenza stabile di Vallecamonica del Cai, Legambiente, Italia Nostra, Amici della Natura, Comitati centraline idroelettriche e Amici del torrente Grigna.

Ad oggi, però, la loro richiesta di chiarimenti circa il via libera alla realizzazione del manufatto in un’area di protezione speciale e sottoposta a vincoli non ha ottenuto risposta. Ecco che, allora, si torna a chiedere un incontro urgente entro la fine dell’anno: l’obiettivo è avviare un confronto con il Comune di Saviore dell’Adamello, la Comunità Montana, il Parco dell’Adamello e i gestori della baita. Se non si otterrà l’incontro, dicono gli ambientalisti, si passerà a contattare le istituzioni a livello nazionale ed europeo, proprio come avvenne con la vicenda del lago Bianco.

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