Ha dato i frutti sperati l’incontro tra i vertici Anas, i sindaci di Breno e Malegno (delegato anche per Cividate Camuno), l’assessore alla viabilità in Comunità montana e il responsabile del settore in Provincia.
Un colloquio tra i vari attori che si era reso necessario dopo l’annuncio, dato un po’ troppo precipitosamente, da parte dell’ente statale delle strade, di chiudere la ss42 per un mese per effettuare i lavori di messa in sicurezza dei viadotti di Cividate e Breno.
Il cantiere è stato congelato almeno fino a giovedì 18 giugno. Quando termineranno i lavori in centro a Breno si potrà iniziare a mettere mano al viadotto di Cividate (per poi passare a quello di Breno), regolamentando a senso unico alternato il traffico della superstrada. In tal modo i mezzi pesanti non finiranno sulla viabilità secondaria, aspetto che più di tutti preoccupava la media Valle e i suoi sindaci.
Le auto e le moto che viaggeranno in direzione nord sono tuttavia invitate ad utilizzare la provinciale 345 passando dal centro di Breno. Tir e camion, invece, saranno tutti convogliati sulla superstrada, perché non possono transitare sullo svincolo di Cividate per le limitazioni di peso, ed è altrettanto rischioso che passino sul Ponte della Madonna e in centro a Breno.
La data di fine lavori al momento non si conosce: gli amministratori camuni hanno chiesto ad Anas di operare su due tranche, dato che il cantiere sarà operativo sette giorni su sette e potrebbe avere pesanti ricadute sul flusso dei turisti, che la Valle attende numerosi in questa estate anomala.
Un altro risultato ottenuto dall’incontro con Anas dagli amministratori camuni è stata la promessa della posa nella zona di barriere fono-assorbenti, che probabilmente avverrà in settembre, senza deviazione e probabilmente senza senso unico alternato.